#finance4zero
Il riscaldamento globale attuale è di 1,1°C sopra i livelli preindustriali. Per evitare conseguenze catastrofiche sugli ecosistemi e sulle attività umane, è fondamentale rispettare gli Accordi di Parigi, contenendo l'aumento delle temperature ben al di sotto dei 2°C e, possibilmente, entro 1,5°C entro la fine del secolo.
Occorre quindi ridurre drasticamente e rapidamente i gas climalteranti, raggiungendo la neutralità climatica, o "net-zero", entro il 2050. L’UE e gli USA si sono posti tale obiettivo: consiste nel garantire un equilibrio tra le emissioni generate dall'attività umana e quelle assorbite. In questo percorso, gli operatori finanziari rivestono un ruolo cruciale.
in soluzioni climatiche e aziende a basse emissioni, con obiettivi chiari e risultati misurabili.
per incoraggiare le società investite a ridurre le emissioni e a fornire dati più accurati in merito ai loro rischi e impatti legati al clima.
gradualmente dalle attività economiche a impatto negativo per il clima e prive di obiettivi credibili in termini di decabornizzazione.
le emissioni di gas serra che non si possono evitare investendo in soluzioni verdi, in grado di assorbire una quantità uguale di emissioni (per es. riforestazione).
Sul mercato esistono diverse proiezioni sul clima nel futuro. Ogni scenario si basa su presupposti specifici, con conseguenti differenze nella definizione degli obiettivi di riduzione delle emissioni.
Occorre incentivare le aziende a divulgare i dati sulle emissioni di gas serra che rilasciano in atmosfera. È utile aumentare la disponibilità di dati previsionali, garantendo una maggiore trasparenza sui metodi di calcolo delle stime.
È necessario aumentare gli investimenti in soluzioni climatiche, mantenendo un profilo di rischio-rendimento appropriato e la diversificazione a livello di portafoglio.
Per gli operatori finanziari queste sono cruciali per calcolare le emissioni finanziate e definire solidi obiettivi "net-zero".
Sono generate da fonti di proprietà o controllate dall'impresa (per es. i combustibili fossili usati per riscaldare gli edifici)
Sono connesse con l’energia (soprattutto elettrica) acquistata dall’azienda (per es. combustibili bruciati da terzi per produrre elettricità).
Sono prodotte lungo tutta la catena del valore di un'azienda e sono legate indirettamente alla sua attività. Vanno dalla produzione all'utilizzo dei suoi prodotti, fino allo smaltimento di questi ultimi.
complessivo sul cambiamento climatico delle attività sostenute dagli investimenti.
di portafoglio, di medio e lungo termine, basati sulle evidenze scientifiche.
regolarmente i progressi raggiunti.
con tutti i soggetti coinvolti nel percorso verso la neutralità climatica: decisori politici, aziende, operatori finanziari.
Gli operatori finanziari possono svolgere un ruolo cruciale nel percorso verso la neutralità climatica (in inglese “net-zero”) finanziando soluzioni a basse emissioni di carbonio e sostenendo la transizione nei settori ad alte emissioni. Per guidare gli investitori in questo percorso complesso ma cruciale, il Forum per la Finanza Sostenibile ha elaborato un paper in collaborazione con Eurosif.
Attuando cambiamenti nei processi produttivi o passando a materie prime e tecnologie a minore impatto ambientale, le attività economiche possono ridurre le proprie emissioni.
Grazie ad azioni specifiche o a caratteristiche intrinseche che le rendono meno inquinanti, alcune attività economiche possono consentire di non generare e, dunque, evitare una certa quota di emissioni rispetto ad altre attività comparabili od operanti nello stesso settore.
Le emissioni che non si possono né ridurre né evitare possono essere compensate grazie ad attività, come la piantumazione di alberi, che permettono l'assorbimento della stessa quantità di CO2 (o altri gas climalteranti) rilasciata in atmosfera.
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